No al paternalismo e alle imposizioni vegane
Comunicato stampa dell’Alleanza contro l’iniziativa sull’alimentazione del 13 agosto 2025
Il Consiglio Federale raccomanda al Parlamento di rigettare l’iniziativa per un’alimentazione sicura (Iniziativa sull’alimentazione). L’Alleanza contro l’iniziativa sull’alimentazione sostiene questa rilevante decisione. L’iniziativa è un massiccio attacco nei piatti e alle abitudini alimentari delle persone. Infatti, solo con un’alimentazione in gran parte priva di prodotti di origine animale, ovvero con un’imposizione vegana alla popolazione svizzera, si potrebbe raggiungere il grado di autoapprovvigionamento richiesto. Allo stesso tempo l’iniziativa danneggia la produzione vegetale nazionale. La produzione e l’autoapprovvigionamento svizzeri subirebbero un netto calo, non si può quindi parlare in alcun caso di un’alimentazione «sicura».
Il Consiglio federale ha pubblicato oggi il suo messaggio in merito all'iniziativa sull’alimentazione, raccomandando al Parlamento di respingerla senza un controprogetto. L'Alleanza contro l'iniziativa sull’alimentazione accoglie con favore questa decisione. I suoi membri sono diverse associazioni e organizzazioni dell'agricoltura e dell'industria alimentare, della gastronomia, del commercio e delle regioni di montagna che hanno deciso di impegnarsi congiuntamente a favore di un NO all'iniziativa sull’alimentazione. Contrariamente a quanto suggerisce il nome, l'iniziativa non mira a garantire un'alimentazione sicura, ma ha nel mirino il consumo di alimenti di origine animale. Solo con un'alimentazione vegana imposta dallo Stato alla popolazione svizzera sarebbe infatti possibile raggiungere il suo obiettivo principale: un grado di autoapprovvigionamento del 70%. Dovrebbe quindi chiamarsi più correttamente «Iniziativa per un'alimentazione vegana». L'iniziativa mette quindi a rischio un'alimentazione equilibrata, destabilizzando l’intera filiera e il mercato agro-alimentare svizzeri.
Inoltre, ignora il fatto che sul 70% della nostra superficie agricola utile cresce esclusivamente erba. Per l'alimentazione umana, questa può essere utilizzata solo sotto forma di latte o carne e quindi da animali erbivori come mucche, pecore o capre. Allo stesso tempo, l'iniziativa indebolisce il potenziale produttivo di alimenti vegetali come verdura, frutta, patate, colza, cereali o altre colture vegetali: in effetti impone requisiti assurdi alle sementi e alle piantine e limita fortemente l’uso di concimi agricoli aziendali, necessari per la produzione vegetale e per la salute dei suoli.
Il calo della produzione causato dall’iniziativa comporterebbe un aumento dei prezzi dei prodotti alimentari di origine animale e vegetale svizzeri. Ciò peggiorerebbe la competitività dell'intero settore alimentare svizzero e alimenterebbe ancor di più il turismo degli acquisti. L'iniziativa sull’alimentazione comporta delle grandi imposizioni per tutti. La sua principale promotrice, Franziska Herren, aveva già depositato una richiesta molto simile con l'iniziativa sull'acqua potabile pulita alcuni anni fa. Un’iniziativa respinta dal popolo nel giugno 2021 con oltre il 60% di voti contrari.
Ulteriori informazioni:
Martin Rufer, Direttore dell’Unione Svizzera dei Contadini, martin.rufer@sbv-usp.ch, mobile 078 803 45 54
Michel Darbellay, Vicedirettore dell’Unione Svizzera dei Contadini, michel.darbellay@sbv-usp.ch, mobile 078 801 16 91
Dagmar Jenni, Direttrice SWISS RETAIL FEDERATION, dagmar.jenni@swiss-retail.ch, Tel. 031 312 40 40
www.iniziativa-alimentazione-no.ch